Queste sono domande - e vedo che lei lo sa bene - di teologi che sollevano problemi inerenti al dogma. Oggi poi non vengono più sollevate, perchè questioni considerate non rilevanti pastoralmente. Comunque: la prima risposta è che la fonte della rivelazione o la Scrittura e la Tradizione non ne parlano, e quindi né sollevano simili problemi né vi danno risposta. Le risposte sono congetture teologiche medievali dopo la discussione sul purgatorio, non presenti in tutti né condivise da tutti i teologi. In breve: è rivelato che il giudizio universale di Dio è definitivo per tutti cui segue la sentenza inferno/paradiso (veda la Lettera ai Tessalonicesi circa quelli ancora vivi al momento del giudizio universale). Causa prima della nostra salvezza circa peccati e pena del peccato, sono i meriti di Cristo mediante i quali siamo salvi che possono essere applicati a chi ne avesse bisogno (i due casi che Lei cita), eliminando colpe veniali e pena conseguente, e la necessità del purgatorio. Pensi alle indulgenze per i defunti che liberano dalla pena per le preghiere dei santi che il Signore accoglie. In pratica la risposta è: la misericordia di Dio si estende a colpa (veniale) e pena nel giudizio finale.

 

P.Giuseppe Pirola s.j.