Ho citato passi biblici del N.Testamento in cui è Gesù la fonte divina della rivelazione su chi è Satana, e lo chiama l'avversario del regno di Dio, che tenta l'uomo al peccato, mette a prova la fedeltà dell'uomo a Dio, come anche nel caso del libro di Giobbe; ma il libro di Giobbe è un racconto sapienziale, che sottolinea la sovranità di Dio su Satana, e la soggezione di Satana a Dio che tenta Giobbe con il permesso di Dio; e dunque l'opposizione tra i due lascia la nostra santa fede intatta e confermata; il colloquio tra Dio e satana, nel prologo del racconto non è reale, è un artificio letterario, in cui Dio e Satana entrano come personaggi di una conversazione che introduce la riflessione teologica in forma colloquiale tra Giobbe e i tre interlocutori, sul problema della sofferenza del giusto, il quale, resistendo alla prova, alla fine è benedetto di nuovo da Dio. Nessuna familiarità o amicizia reale tra Dio e Satana, come dice appunto Gesù. Veda l'introduzione premessa al libro di Giobbe nella Bibbia di cui dispone.

Giuseppe Pirola sj