A.D.G. mi internetta: "Ero tra i giovani che facevano pubblico a Sat2000 alla registrazione de 'Il mondo della notte' per la rubrica 'Vivendo e parlando', che andrà in onda il prossimo 11 dicembre alle 18,20 e la sera. Lei ha detto che Dio non ha creato la notte. Non mi pare giusto, perché Dio è il creatore di tutto. O no?"
Rispondo volentieri, perché effettivamente la frase, presa a sé e staccata dal contesto, può suonare erronea.
E sono contento che A.D.G. mi solleciti a chiarire.
Anzitutto, io non ho detto solo: "Dio non ha creato la notte"; bensì: "Dio non ha creato la notte: ha creato il giorno!" Cioè, la struttura della frase e il tono di voce indicano chiaramente che l'accento è posto su Dio che crea la luce e non su un Dio che non crea la notte. C'è un po' di differenza, mi pare.
Ma soprattutto occorre ricordare particolarmente il contesto nel quale ho detto quella frase; vale a dire, lì, in quel momento, non si parlava della notte astrale, bensì della notte come "buio".
A.D.G. ricorderà infatti che a un dato punto, parlando della notte astrale, ho puntualizzato che anche nella notte c'è luce, perché ci sono la luna e le stelle e quindi non c'è il buio assoluto. E' vero però che, se ben ricordo, non sono stato a precisare tra notte-astrale (cioè un tempo della giornata, quando nella zona non arriva la luce) e notte-buio (emblema dell'assenza di luce); non vorrei quindi che sembrasse aver detto ciò che non volevo dire, creando così dei dubbi. Ma con questa pulce nell'orecchio, l'11 dicembre andrò a vedere la messa in onda del pezzo. Ma anche detto questo, mi pare che l'obiezione di A.D.G. apra la porta a un discorso piuttosto interessante.
Domando: Dio può creare il "nulla", cioè ciò che non è, non esiste? E rispondo: evidentemente no, perché Egli è l'Essere infinito e non può distruggere se stesso.Orbene, il buio è il "nulla" della luce; così come il buco nel muro è il "nulla" di muro in quello spazio; come il buio intellettivo è il "nulla" di luce dell'intelletto (conoscenza o di coscienza) che uno dovrebbe avere per poter fare o credere o pensare; come il male morale è il "nulla" della qualità morale che una azione dovrebbe avere.
Dio è autore di ciò che è, non di ciò che non è. Dio ha creato il movimento degli astri, il sole, la luna e la terra. La terra riceve la luce dal sole; ma, essendo sferica e girando su se stessa, è illuminata solo in quella parte e in quel tempo che si trova sotto i raggi del sole. Noi diciamo che in quella parte c'è giorno, mentre nella parte non illuminata c'è notte, cioè assenza, almeno parziale, di luce, perché anche in quella parte d'ombra c'è la luce riflessa della luna e delle stelle ed eventualmente ci sono le nubi che oscurano. Dio ha creato tutto questo, che esiste.
Ma il discorso non finisce qui. Nella notte, sappiamo bene che verrà il giorno. Si può dire dunque che, in certo senso, la notte è desiderio del giorno, luce piena e diretta. Nella notte, è più facile confidarsi o sognare a occhi aperti o pensare a cose grandi.
Appunto: il buio è desiderio o bisogno di luce, la solitudine è bisogno o desiderio di amicizia, il pensiero ristretto o egoistico è bisogno di apertura; lo sporco è bisogno di pulizia. Sono concetti ai quali non siamo abituati, perché per noi il buio fisico o morale sono entità positive, mentre sono entità negative; cioè non esistono se non come assenza di realtà o qualità positive. Infatti, p.e., siamo abituati a considerare come realtà positiva gli oggetti in disordine. In realtà gli oggetti in disordine esistono come oggetti, ma il disordine in cui essi si trovano e solo assenza dell'ordine che dovrebbero avere.
Questa concezione è importante per poter affrontare adeguatamente - anche sul piano sociale - le problematiche dei vari tipi di disagio individuale e sociale cui stiamo assistendo. P.e. la prevenzione è sistema migliore della repressione, perché opera sulla parte del mondo o dell'uomo concretamente esistente, creato da Dio; mentre la repressione generalmente mira a operare sul "nulla", cioè sulla deficienza di essere fisico o morale.
Una giusta repressione, invece, così come la prevenzione, impedisce alla parte positiva dell'essere di operare male. E' certo un discorso, questo, che può sembrare da marziano, perché viola parecchi luoghi comuni che il materialismo da una parte e il secolarismo dall'altra hanno ormai imposto nella testa della gente. Ma è un discorso che, a ben pensarci, è l'unico corretto.