Come superare la paura dei segreti di Medjugorie?

Risponde P. Giuseppe Pirola sj

04/07/2009
«Sono un giovane laico, mi sono laureato da poco ed in  questo tempo di riposo sto seguendo da solo come posso il testo "Una guida  agli esercizi spirituali" di Andrè Ravier sj, (sono giunto oggi al 22° giorno)  e lo sto accompagnando con la lettura delle Lettere di San Paolo ed in  particolare con il "Commento alla Lettera ai Romani" di Pino Stancari  sj. Nei giorni scorsi durante questi esercizi, ho avuto di frequente due  pensieri ricorrenti, il primo è stato di essermi sempre confessato male  a causa di: omissioni, di mancato pentimento e di sottovalutazioni rispetto a  peccati ai quali nel passato non davo il minimo peso. Il secondo   mi capitava quando leggevo o meditavo la Bibbia, e pensavo che tutta o  parte fosse frutto di manipolazioni, e quindi che facevo uno sforzo inutile  agli occhi del Signore, perchè leggevo cose false su di Lui.
Pregando e  perseverando, mi sono fatto forza e piano piano si sono attutiti, quasi nulla adesso, però ce n'è un terzo in questi giorni che mi causa molta  ansia ed inquietudine,e non si attenua per niente, è dovuto al fatto che penso  ai dieci segreti di Medjugorie, al fatto che presto si avvereranno, e ho paura  della sofferenza che ci sarà, per me per l'Italia, per il Papa, per gli sconvolgimenti che subirà il pianeta, e provo un senso di vuoto e di inutilità  per tutto quello che faccio e per i progetti che ho per il futuro.
Ogni  giorno prego il Signore di accettarmi per come sono, come ha accettato S.  Pietro, S. Paolo, il ladrone inchiodato con Lui sul Calvario.
Potreste  darmi qualche parola, di conforto, di consiglio? Ricordatemi nelle vostre preghiere insieme con la mia regione: la Calabria, che è dimenticata da  tutti. Grazie.»
 
Risponde P. Giuseppe Pirola sj
 
Vedo che fa buone letture. Il primo effetto buono e cioè la memoria dei propri peccati le sta procurando un senso nuovo e più profondo del peccato, il che vuol dire che il suo rapporto con Dio si approfondisce, cioè vede e giudica sè non con i suoi occhi ma con la parola di Dio e un nuovo senso del Signore. Se tutto si attutisce è bene. Un esame generale è previsto proprio nella prima settimana di esercizi spirituali.
Non mi preoccuperei affatto delle profezie di medjugorie. Qualunque cosa succederà l'unica possibilità per viverla è di cominciare a cercare quale sarà la volontà di Dio, per compierla.
P. Giuseppe Pirola sj