Domanda (dicembre 2014):«vorrei avere un vostro parere su un fatto capitato a mia cugina: mia cugina ogni volta che non partecipa alla santa messa in parrocchia per recarsi in un santuario viene redarguita da una parrocchiana che le rimprovera il fatto di non essere andata a Messa. Innanzitutto, mia cugina a Messa va e la signora potrebbe anche pensare bene e cioè che a Messa è andata altrove. Poi tra la Messa vespertina del sabato e quelle della domenica (ore 8, 9, 10e30, 12, e 19) la signora può mai essere a conoscenza della partecipazione di mia cugina o meno? Temo che tra alcune signore sia sorta una sorta di pettegolezzi tra chi va o meno a Messa, portando a conoscenza di altri i presunti peccati mortali di altri... Vi chiedo: ho suggerito a mia cugina di portare la cosa a conoscenza del Parroco, ma mia cugina è restia. Però se lei una domenica decide di andare a Messa in una chiesa di quelle antiche delle nostra città per conoscerle e visitarle... perché dovrebbe sapere della sua assenza in parrocchia anche chi non è tenuto a saperlo o chi lei nemmeno conosce? Che fare? Parlarne al Parroco?»
Risponde don Gigi Di Libero sdb
vorrei prima di tutto chiarire alcuni punti che mi sembrano davvero essenziali:
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per vivere da cristiani che seguono realmente e radicalmente il Signore si deve amarlo a più non posso: di fatto lo si può fare amando se stessi con misericordia e tutti ma proprio tutti con gioia e misericordia …
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andare a Messa (in ogni caso e situazione) è essenziale per avere un tempo tutto per Dio e per la nostra intima vita che ha bisogno di nutrimento di amore e di ossigeno spirituale per vivere con coraggio e amore: non è detto niente altro … uno ci va dove vuole e dove lo Spirito lo guida!
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amare e vivere la vita della propria parrocchia vuol dire semplicemente che in mille modi diversi e con tutta la nostra libertà viviamo e amiamo la nostra famiglia concreta in cui viviamo … perché è la nostra concreta incarnazione della famiglia di Dio!
Ci sono comunque sempre persone che rovinano tutto volendo sindacare … curiosare … chiacchierare … e magari giudicare e pensar male di tutti con i loro occhi e cuori bacati e incapaci sia di amore che di misericordia! Trovandosi in questi incontri che ci avvelenano la vita ….
Mi pare che prima di tutto bisogna ricorrere alla Parola di Dio e alla saggezza dei santi:
MATTEO 18, 7 È triste che nel mondo ci siano scandali. Ce ne saranno sempre, ma guai a quelli che li provocano.
GIACOMO 3 9Noi usiamo la lingua per lodare il Signore che è nostro Padre, ma anche per maledire gli uomini che Dio ha fatto simili a sé. 10Dalla stessa bocca escono parole di preghiera e parole di maledizione. Fratelli, questo non deve avvenire. 11Forse che da una stessa fonte può uscire insieme acqua buona e acqua amara? No! 12Nessun albero di fichi produce olive, e nessuna vite produce fichi. Così una sorgente d'acqua salata non può dare acqua da bere.
Ricordare che la Chiesa ci indica come sesta opera di misericordia spirituale: Sopportare pazientemente le persone moleste.
La saggezza di Don Bosco il santo dell’allegria del cuore e della vita donata totalmente a Dio era solito raccomandare : CANTARE ET BENE FACERE E LASCIAR CANTAR LE PASSERE!!!!
Quanto al parlarne con il Parroco sarei davvero convinto che è bene farlo, anzi doveroso … ma a queste condizioni
? Non nel momento di sofferenza per la noia … la rabbia … e lo sconcerto della sgradevole esperienza che si vive …
? In un momento di calma e di riflessione interiore sul nostro vissuto e dopo aver perdonato e pregato …
? Con l’esplicito desiderio di suggerire al Parroco l’attenzione a queste presenze nella comunità che rovinano la vita stessa della comunità … allontanano la gente dalla parrocchia e dalla chiesa … e, pensando di essere fervorose, si rendono odiose vendendo una immagine di parrocchia di chiacchiere … di ghetto “poche persone che pensano di salvarla e di essere le uniche perfette” … insomma non creano comunità vera come vuole il Signore Gesù.
? Fatto questo ritrovare la pace interiore e vivere con gioia anche tra gli scandali e le “chiacchiere” … inutili e dannose!
don gigi di libero sdb
gigidilibero@gmail.com