Se Dio è tutto ciò che esiste, l'inferno è solo una condizione umana?

Risponde P. Giuseppe Pirola sj

22/12/2008
Se Dio “è” ed “è Verità e Vita”, allora il “non è” non esiste.
Se l'essere esiste il non essere non esiste, se il tutto esiste nel creato il nulla non esiste.
Allora l'inferno è solo una condizione umana dalla quale ci si solleva semplicemente (e non facilmente) chiedendo aiuto e pietà a Dio!?!
Grazie e buon Natale.
 
Risponde P. Giuseppe Pirola sj
 
In pratica mi dice che se Dio è verità e vita allora il non essere non esiste. Per non essere intende il male, o come dice lei, l'inferno del mondo in cui viviamo? Lasciamo quindi stare la filosofia. Che ci dice in proposito la parola di Dio, la Bibbia, che lei cita dicendo che non ci resta che pregare Dio? La parola del Signore descrive anch'essa con chiarezza l'inferno della vita quotidiana: lavoro necessario che consuma le energie e divora la vita; rapporto uomo-donna che diventa gioco drammatico di attrattiva sessuale e conflitto per il dominio l'uno sull'altro dei due partners; maternità della donna che trasmettendo la vita, perde la propria e diventa una riproduttrice della specie; sofferenze e malattie angoscianti e infine morte destinale o insuperabile. Le sto citando la storia del peccato originale, che ci narra l'origine del male che è nel mondo e c'è ancora. Da dove viene il male? Il male fisico e penoso proviene dal male della colpa originale. Peccato originale vuol dire l'origine e la radice prima di ogni nostro attuale peccato, il cedere alla tentazione del diavolo a Eva, che la spinse e spinge ancora noi a credere che Dio è il Dio dei divieti e del semaforo rosso che blocca la libertà umana, perchè è geloso e nemico della libertà umana, e a ribellarsi a Lui, divenendo liberi da Dio.
Come vivere allora il mondo di male, che rende tragica l'esistenza fino a renderla insensata? la risposta è quella di Gesù Cristo che si è incarnato e fatto uomo, cioè è venuto a condividere la nostra tragica o infernale esistenza, a viverla dal di dentro, un vivere liberatorio dal peccato e da ogni turbamento, vincendo la tentazione diabolica originale e originaria, la menzogna su chi sia veramente Dio, e chiamandoci a condividere la sua missione liberatoria di tutti gli uomini (liberarci dalla tentazione del maligno e dalle sue conseguenze). Cristo rivela chi è Dio, il Dio liberatore e non schiavista dell'uomo. E lo ha fatto offrendosi liberamente alla sua passione in obbedienza al Padre, morendo vittima del peccato degli uomini, perchè fosse chiaro che la via della libertà non è quella del peccato con cui continuiamo ad ammazzarci tra noi, opponendo violenza a violenza, ma la via dell'obbedienza al Dio liberatore.
C'è quindi ben più da fare che chiedere un aiuto a Dio!
C'è da seguire Gesù Cristo portando la croce che gli uomini infliggono gli uni agli altri, per amore di Dio e degli uomini, rispondendo alla vocazione di Cristo, e collaborando da membro della comunità cristiana alla liberazione del mondo da peccato e morte. Non salvarsi ciascuno per conto suo da questo mondo malvagio e infernale, con qualche preghierina per sè, ma salvare o liberare questo mondo dalla sofferenza provocata dai mutui peccati, e dal destino di morte che angoscia. In altre parole: avendo il coraggio di portare la croce che viene dagli uomini e non da Dio, e da una falsa idea sia di Dio sia di libertà umana.
Ovviamente non confonda Dio e Gesù Cristo con la Chiesa istituzionale e la sua storia, carica di peccati di cui Giovanni Paolo II ha chiesto ripetutamente perdono. Cioè: il mondo non si divide in giusti (noi) e peccatori (gli altri), perchè "non chi dice Signore Signore, ma chi fa la volontà del Padre mio, questo è mio fratello.." disse Gesù, a scanso di pii e tragici equivoci.
Buon Natale, inizio della nostra liberazione operata da Cristo, con le scelte che evidenziano il nuovo stile di vita da realizzare. Betlemme: annuncio ai poveri dopo avere scelto di nascere povero e senza poteri imperiali, sottomesso anche ad Augusto, come tutti i poveri cani… di allora e… di oggi.
P. Giuseppe Pirola sj