Cos'è la zona rossa?

Ancora sui fatti di Genova: dialogo con Andrea, un giovane pacifista

28/08/2001
Andrea G. mi internetta una lunga lettera, che mi scuso di dover accorciare, ma che mi pare meriti una risposta, perché ho l'impressione che il problema sia stato e sia di molti altri giovani:
 
Salve Padre Nazareno
Prima di iniziare mi presento.
Mi chiamo Andrea, sono un ragazzo di 24 anni e nei giorni del 20 e 21 luglio ero presente a Genova. Seppure in percentuale minima, in quei giorni c'era anche chi, come me, è sceso in piazza senza elmi, protezioni, mascherine anti-gas o peggio, solo con i propri vestiti per manifestare civilmente il proprio malcontento.
Nei giorni precedenti la mia partenza per Genova è nata a casa una discussione coi miei genitori.
Una discussione che ha investito in primis la nostra serenità (…) e mio padre un giorno mi porta la sua lettera "Cristiani e G8".
La leggo e un pò mi trova daccordo un pò mi perplime.
Anch'io penso che le grandi energie sciupate a Genova potevano essere impiegate in un modo migliore (…)
Il succo è che non mi sento rappresentato nelle sue lettere (…). So bene che con quelle 30.000 lire potevo fare un contocorrente postale a favore di una qualsiasi causa di bene, e me ne porto il peso sulle spalle, proprio come il peso di sapere mentre sorseggio un bicchiere di CocaCola che negli ultimi 5 anni sono scomparsi più di 3.000 capi del sindacato della suddetta multinazionale nella filiale messicana, e intanto Vincente Fox(attuale presidente del Mexico) guarda caso è stato proprio fino all'anno scorso anche il presidente della CocaCola Mexico.
Sono andato a Genova a protestare pacificamente, ci tengo a sottolinearlo, perchè dopo Genova i mass-media hanno usato il linguaggio delle "comunicazioni inavvertite" impastando tute bianche, sindacati vari, manifestanti pacifici in un coacervo che infine ha preso il fin troppo facile e disimpegnato nome di Black Block.
Il consiglio è di non cedere con faciloneria e di non fare di tutta l'erba un fascio.
(…) C'è una zona rossa tra noi e quelli del G8 ed è una zona rossa che non stà li per caso, ed è per me un simbolo. La zona rossa è la misura della distanza che intercorre tra una generazione e un'altra di politici, è l'emblema dell'esasperazione delle forze dell'ordine chiamate a difendere e garantire l'incolumità di una e l'altra parte, in realtà schiacciati da una e schiaccianti sull'altra, la zona rossa forse è qualcosa che non capiamo bene. (…) Studio, leggo, mi documento, parlo, quando riesco prego, ed ora sto scrivendo a lei che è un sacerdote, che conclude la sua predica indicando quali sono le virtù che contraddistinguono un cristiano. Piano piano spero di capire il senso racchiuso dentro alle parole libertà, carità, giustizia e verità; spero di farli miei questi valori, di farli vivere in me e di accoglierli da chi già ne ha compreso l'essenza e stà provando a trasmetterla in mezzo al rumore di fondo. (…) Io voglio cantare alla luce del sole (…) ma come la solidarietà concreta e vivace dei paesi responsabili verso i paesi bisognosi.
A presto
Andrea
P.S.
E che questo fiume di parole diventi azione
 
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Caro Andrea,
non so se un fiume di parole può diventare azione. Cristo ha cambiato il mondo dicendo solo "Io sono la via, la verità e la vita" o, se vuoi, una sola: "amatevi". S. Ignazio: "ad majorem Dei gloriam". Parole che non sono fiume, bensì - se mai - sorgenti di fiumi.
Anche alcuni movimenti contro G8 sono diventati fiume, però collegandosi tra loro. Quale la loro sorgente comune? Tu stesso dici che i media hanno fatto d'ogni erba un fascio. (E allora, attento ai media!)
Ma in realtà, chi era quella sorgente? Non certo la maggior gloria di Di o e nemmeno l'aiuto ai poveri. E la sorgente del gruppo cristiano al quale tu ti sei unito? Certo Gesù e il suo insegnamento; però Gesù ha insegnato a essere "semplici come colombe, ma astuti come serpenti".
A mio avviso, gli astuti e i semplici, cioè i veri seguaci di Cristo, sono quelli che si sono messi a pregare, perché il G8 sia quello che deve essere: amministrazione della verità e della giustizia e quindi della pace su base planetaria. Consci dei loro limiti; eppure tra loro c'erano fior di nomi.
Non parliamo poi di poveri, perché Gesù ha detto che ce ne saranno sempre tra noi, quindi la povertà economica e di mezzi non è contro la dignità del cristiano. Ma questo non significa che non si debba fare ogni sforzo perché tutti abbiamo possibilità di vivere da uomini. Possibilità, però, non illusioni emotive.
E qui valgono le sagge considerazioni del prof. Zaffagnini sulle 30 mila lire al girono. Ma è anche vero che è da quelle considerazioni che si deve partire per sapere dove sta la verità e la giustizia nel mondo e per il mondo.
Gli altri, quelli della piazza, pure in ottima e non solo buona fede, si sono messi nell'assurda illusione di riuscire con qualche anche notevole manifestazione di far cambiare non dico testa agli otto capi politici, ma a tutto il mondo.
Ma cosa sappiamo noi di quei problemi planetari per metterci in piazza a manifestare? Accanto ai due casi che citi (a proposito, dove hai preso la notizia? dai media? quali? quelli che fanno di ogni erba un fascio? o sono d'u solo colore?), ce ne sono senz'altro forse milioni di altri. Ma pensi di risolvere il tutto andando a Genova? con quale prospettiva, poi, di riuscita? Troppo semplici come colombe, tanto da diventare ingenui, il che non fa onore al pensiero di Cristo.
Quelli che, come te, sono andati a manifestare o sono stati ingenui loro (e diciamo pure: un po' presuntuosi e immodesti) oppure hanno attinto a una sorgente inquinata, inquinata speriamo di sola ingenuità!
Non so se questo discorso ti renda ancora perplesso; ma tu stai cercando di capire. E allora cerca di seguire il ragionamento che sto facendo.
Dici che la zona rossa è un simbolo: sì della dabbenaggine da una parte e della volontà di dominio dall'altra ("io al posto tuo")!
La zona rossa è "la misura della distanza che intercorre" non "tra una generazione e un'altra di politici", bensì tra chi ha l'umiltà di riconoscere d'aver sbagliato (o d'essersi lasciato condurre a sbagliare, sia pure in ottima fede) e chi non ce l'ha. Ma direi che in casi come questi un pizzico d'astuzia vale molto di più.
Però vedo che sai ragionare, pur nella scottatura (che deve essere bruciante) del G8: "Piano piano - dici concludendo - spero di capire il senso racchiuso dentro alle parole libertà, carità, giustizia e verità; spero di farli miei questi valori, di farli vivere in me e di accoglierli da chi già ne ha compreso l'essenza e stà provando a trasmetterla in mezzo al rumore di fondo." E allora il Signore ti benedirà.
Ti auguro di trovare quello che cerchi, col sorriso di quel sole che sorge ogni mattina ed è sempre nuovo perché è il riflesso del Creatore Gesù.
 
Sempre a disposizione
 
P. Nazareno Taddei sj