“Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete udito”.
Gesù parla di sé, o meglio della volontà del Padre che in lui s’è “compiuta”. C’era, dunque, su di lui un progetto del Padre, profetizzato dalla Parola affidata agli autori del Libro santo, la Bibbia, e comunicata al popolo eletto. Essa non si è “compiuta” per un magico potere o per l’incrocio di casuali circostanze positive, ma con la perfetta conformità della volontà di Gesù identificata con il progetto del Padre su di lui.
Mi sorprende e mi commuove la rivelazione che anche su di me il Padre ha avuto un progetto, almeno fin dalla mia nascita. La verità è questa: Dio fin dall’eternità (per lui non c’è il tempo) ha concepito un progetto per me. Egli da sempre, da quando cioè è Dio, mi ama perché egli è l’Amore. Il suo nei miei riguardi non può essere che progetto d’amore, al quale sono invitato a conformarmi liberamente per amore.
Qui s’impongono alcune domande.
1. Qual era e qual è il suo progetto d’amore su di me?
2. Come faccio a conoscerlo?
3. Si è realizzato nella mia vita?
4. Da che cosa dipende la sua piena realizzazione?
Le risposte esigerebbero giorni di riflessione, ad esempio quelli d’un corso di esercizi spirituali.
La graduale conoscenza del progetto di Dio dipende dall’impegno personale su tre aree da frequentare con umiltà e perseveranza: preghiera-riflessione-consiglio di persone prudenti ed esperte. La fretta in questo caso è cattiva consigliera.
La realizzazione si avvera per gradi, come il raggiungimento di ogni obiettivo dopo ripetuti sforzi e tentativi. La meta è altissima: fare sempre la volontà di Dio.
Per Gesù, nostro modello e maestro, il progetto del Padre su di lui ebbe perfetta realizzazione. Il Padre lo voleva Salvatore e Redentore. Egli fu fedele nell’impegno di fare sempre “ciò che piace al Padre” e da noi è adorato come Salvatore e Redentore.
Nel nostro caso, dal momento che l’esperienza ci insegna che negli anni della nostra vita si alternano comportamenti positivi e negativi, la Chiesa nostra madre ci suggerisce di alternare ogni giorno la preghiera di ringraziamento con quella della richiesta di perdono. Con l’aiuto di Dio e la costante buona volontà, senza mai scoraggiarci negli insuccessi personali, operando con pazienza e fiducia in Gesù e Maria, nutriamo la speranza teologale che un poco alla volta il progetto del Padre su di noi si realizzi a sua gloria e nostra eterna felicità.