IN ALBIS... di Don Adelio Cola

...il battesimo... solo una cerimonia...

15/04/2012

È una domenica con un nome particolare, “IN ALBIS”, che si rifà ad una usanza cristiana dei primi tempi del cristianesimo.

Nella notte di Pasqua, una settimana prima, i nuovi fedeli che avevano ricevuto il sacramento del Battesimo, continuavano ad indossare ogni giorno la veste bianca che avevano ricevuto dal ministro come riconoscimento pubblico della grazia ricevuta. Per tutta la settimana i cristiani della comunità osservavano con gioiosa partecipazione quei loro ‘fratelli neonati alla fede’, che professavano quanto credevano senza nascondersi a chi non era stato d’accordo con la loro scelta coraggiosa. 

Dopo una settimana, nella domenica come oggi con il nome ricordato sopra, deponevano le vesti bianche e si presentavano in pubblico con abbigliamento civile, come tutti.

La formula completa della nostra domenica è «In albis depositis»:fine, cioè, dell’uso di quella speciale divisa.

Nelle cerimonie odierne del battesimo, quando un nuovo frutto dell’amore dei suoi genitori viene presentato al ministro del sacramento, presso il fonte battesimale si svolge anche la breve ma significativa ‘vestizione’ del bambino/bambina: viene deposta sul suo corpo una piccola veste bianca in ricordo dell’uso antico.

Il rischio è che essa rimanga a livello soltanto di cerimonia; in realtà corrisponde ad un’esortazione augurale: «Porta sempre in età adulta questa veste bianca che ti ricorderà il Battesimo che hai ricevuto».

Se oggi chiedo ad un bambino/bambina che frequenta le lezioni di catechismo: – Quand’è il tuo compleanno?–, riceverò immediatamente la risposta, anche perché quello sarà il giorno dei regali e della festa in famiglia e con gli amici.

Se chiedo: – Qual è la data del tuo battesimo?–, difficilmente riceverò risposta.   

– Ma in che mondo vive?...–, mi sembra di sentirmi ‘rimproverare’ da qualcuno!

In questo! –  E mi rendo conto che il nostro non è un mondo in cui battesimo, cresima, prima comunione, confessione, matrimonio...si scrivano...con lettera Maiuscola! Quelle «cose» sono spesso considerate cerimonie. Terminate le cerimonie, finito tutto!

Non è sempre e per tutti così... e ne ringrazio il Signore. E lo prego affinché attraverso la costante opera della catechesi, fedeli sempre più numerosi si rendano conto che ‘finita la cerimonia’...non è finito tutto.

Anzi: tutto comincia.

Don Adelio Cola