Anche la scienza

Attraverso la scienza si arriva a comprendere e contemplare la grandezza del Creatore

23/07/1996

Uno studio avanzatissimo dell'Istituto di genetica e di medicina di Telethon del S. Raffaele di Milano, accosta la struttura di una drosofila (praticamente un moscerino) a quella dell'uomo. Tale studio permette una considerazione importante: più la scienza progredisce in tutti i campi (anche p.e. nell'astronomia) e più si scopre una profondissima unità che sta alla base del cosmo.

Chi avrebbe pensato che ci sia una così stretta analogia di struttura biologica e genetica tra un moscerino e l'uomo?

Questo fa capire che c'e' stata e c'e' all'origine una sola mente che ha concepito il cosmo come una magnifica unità in una miriade di varietà di generi, di specie e di tipi.

Viene spontaneo di capire che quella mente e' un essere infinito, cioè semplicissimo, un punto senza limiti, il quale ha trovato modo di realizzare fuori se', in qualche modo, la sua infinita semplicità attraverso l'infinita (numericamente) molteplicità degli esseri e dei modi di essere.

Un essere che ci fa esistere tutti e che quindi e' dentro di noi, tanto che, se non ci fosse, noi non esisteremmo.

E' una cosa meravigliosa; ma purtroppo non siamo abituati a considerare Dio in questa maniera.

Qualche volta pensiamo che sia un ragioniere che conta i nostri peccati e le nostre buone azioni; qualche volta pensiamo che sia una specie di nostro servitore, li' pronto a fare quello che noi vogliamo e se non lo fa siamo anche capaci, magari, di arrabbiarci e di prendercela con lui.

Mah! Noi siamo fatti della sua pasta e quindi noi tendiamo all'infinito e qui c'e' il bivio del bene e del male: del bene, se tendiamo col nostro spirito a a Lui, riconoscendolo come nostro creatore, padrone e padre e quindi comportandoci seguendo le sue leggi; del male, se crediamo di essere dei padreterni, che vogliono mettersi sopra gli altri, come se gli altri non fossero come noi, con gli stessi nostri diritti e doveri.

Non diciamo poi di quelli che credono addirittura di essere loro il Padreterno, magari perché hanno scoperto una nuova stella o un nuovo tipo di microbo o di sostanza (cose meravigliose certo, ma chi ha dato loro l'intelligenza per riuscire in quelle scoperte?) o perché hanno successo in televisione o in una gara o in politica; che credono di non dover render conto a nessuno, nemmeno a Lui. Che ignoranza, anche se scienziati!

E poiché troppi uomini non avevano capito queste cose e dicevano: "Fa presto Dio a dire che dobbiamo fare questo e quello, ma se lui fosse uomo capirebbe meglio!", Dio stesso s'e' fatto uomo nella persona di Gesu' Cristo, che addirittura e' stato condannato a morte perché aveva insegnato a vivere secondo verità, giustizia e carità, nella libertà dal peccato e dal demonio.
Cose vecchie, ma sempre nuove: anzi, eterne.

A risentirci. Cordialmente.

P. Nazareno Taddei sj