“L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”
Nel nostro caso, l’uomo al quale si riferisce Gesù nel vangelo di oggi, è qualunque uomo, semplice cittadino e persona in autorità. Il Creatore ha “congiunto” in modo indissolubile pace e felicità, fraternità e concordia. Gli uomini che hanno voluto separarle, hanno raccolto guerra e discordia famigliare. – Non evadere, mi suggerisce qualche lettore impaziente; sappiamo di che cosa vuoi andare a parlare: del matrimonio!- Sì, è vero, e allora? –Allora, sappiamo già quello che dirai!- Non è possibile trattarne in modo sbrigativo, tanto meno con la pretesa d’aver detto tutto il pensiero di Gesù su un argomento così fondamentale.
Nessuno mi chieda cosa centri Gesù in questo caso. Egli è Dio, vero uomo ma vero Dio. Come Dio è creatore dell’uomo e della donna. Egli non ha ‘scoperto’ il matrimonio umano per poi aggiungervi la sua legge. È la natura stessa che spinge le persone ad unirsi in matrimonio, e le persone, uomini e donne, sono state create tali da Dio stesso. Non soltanto il matrimonio è “cosa buona”, ma è stato oggetto della benedizione del Creatore. Gesù non ha, neppure lui, “scoperto” il matrimonio. Prima che egli ne trattasse nel suo vangelo, gli uomini e le donne si sposavano e così il genere umano occupava il mondo creato: “Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra”. Aveva ordinato il Creatore all’inizio dell’umanità.
Da sempre due persone, maschio e femmina, si sposano perché si vogliono bene. Gesù ha visto nell’amore della coppia umana un termine di paragone con l’amore infinito di Dio verso tutti gli uomini. Ha scelto il matrimonio e l’ha santificato istituendolo come sacramento, fonte di grazia. La conclusione che ne deriva è la seguente: come Dio non abbandona mai gli uomini a se stessi e li ama fedelmente, così gli sposi devono amarsi fedelmente senza abbandonarsi a vicenda. Nessuno può dividere quello che Dio ha congiunto.
Caro lettore, se l’argomento ti interessa e vuoi saperne di più, tieniti informato sulle spiegazioni di papa Francesco sul matrimonio cristiano, perché le parole del Papa spiegano il pensiero di Gesù: “Chi ascolta voi (papa e vescovi uniti con lui) ascolta me”.
San Francesco d’Assisi, che oggi ricordiamo, per essere sicuro di interpretare bene il vangelo, si consigliava con il papa e poi gli obbediva. Il patrono d’Italia ci sia d’esempio.