Il vangelo di oggi ricorda un episodio della vita di Gesù finito in modo a dir poco sconfortante, non per lui ma per i suoi discepoli. Egli ritorna a Nazareth, il paese dal quale era partito per iniziare la missione di evangelizzatore, entra in sinagoga e inizia a predicare. I suoi discepoli restano delusi dal modo d’accoglienza riservatogli dai compaesani. Invece di felicitarsi con lui, non più “carpentiere, figlio di Maria”, ma ‘rabbi, uomo celebre in autorità, restano ‘scandalizzati’. In altre parole lo rifiutano nella sua nuova veste di Maestro. Il fatto costituisce una tentazione per i discepoli. Quelli che gli resteranno fedeli e lo seguiranno, a suo tempo diventeranno apostoli.
Accettare Gesù è pericoloso, perché se tu cominci a credere quello che insegna e rifletti sui miracoli che compie, alla fine ti convinci che egli è Figlio di Dio, cioè Dio. Il pericolo consiste nel fatto che, se accetti di diventare suo discepolo, a un certo punto egli ti insegna che la tua beatitudine corrisponde alle sue beatitudini, che dichiarano beati e destinati alla felicità i poveri, gli emarginati, i perseguitati, i costruttori di pace. Egli finirà con il convincerti che ti vuole bene fino ad accettare la morte di croce per i suoi amici, tra i quali ci sei anche tu. Per conseguenza tu ti chiederai: - Come posso riuscire a rimanere indifferente sapendo tutto questo? - E ti sentirai in dovere di rispondere con il tuo amore al suo amore. Egli ti dice: “Amarmi significa osservare i comandamenti di Dio e amare il prossimo come te stesso”, anzi come io ho amato e continuo ad amare i miei amici. E allora che fai tu? O fin d’ora accetti di seguirlo e sarai beato per sempre, oppure te ne andrai per conto tuo (“Volete andarvene anche voi?”, chiese un giorno il Maestro ai suoi seguaci) prevedendo che sarà molto scomodo mettere in pratica le sue lezioni di vita eterna. Ma in quel caso non sai a che cosa rinunci e quel che perdi, e soprattutto non prenderai sul serio la sua promessa di rimanere sempre con coloro che scelgono liberamente di seguirlo per aiutarli nella difficile impresa. Pensaci, amico, amica. Fìdati di Gesù.
don Adelio Cola