Gesù volle restare sempre con noi, anche dopo la sua risurrezione e ascensione al cielo. Per questo motivo si fece PANE E VINO e rimase con noi come CIBO e BEVANDA.
Non possiamo vivere senza mangiare e bere. Chi non vuole mangiare e bere si suicida. Altrettanto può succede a chi abitualmente trascura di mangiare e bere Gesù nel sacramento da lui istituito e offerto gratuitamente ogni giorno a chi è affamato e assetato di lui. Le “COSE” di questo mondo non saziano chi spende la vita nell’unica loro ricerca. Più sono numerose e ingombranti, più ‘pesano’. Il nostro cuore non è fatto per esse: più ne hai e più ne vuoi, perché non sono mai sufficienti a saziarti. Ma poi: che cosa hanno fatto per noi le “COSE”? Niente. Chi si affanna e le ‘abbraccia’, ingombra lo spazio del suo cuore.
‘Il cibo e bevanda Gesu’ sazia, soddisfa e premia chi lo mangia e lo beve. Questo è il vantaggio di quel nutrimento per chi crede in Gesù è si fida di lui, che ha escogitato un modo sacramentale così umano, ma non ‘magico!’ di rimanere sempre con noi. Non lo vediamo, non lo tocchiamo. La fede supplisce alla evidenza contraria degli occhi e del tatto. “Questo è il mio corpo, questo è il calice del mio sangue. Fate questo in memoria di me”. Sono i due i sacramenti istituiti da Gesù durante la sua ultima cena con gli apostoli: l’Eucaristia e il sacerdozio. Per coloro che si fidano di Lui e della sua chiesa, che si fa sua portavoce garante della sua Parola, parlare di quel suo miracolo d’amore è “bello, giusto e salutare”; per chi non ha fede è come parlare di fantascienza. Eppure anche a loro Gesù ha promesso: “Chi mangia e crede in me, vivrà in terno”. Egli è fedele alle sue promesse. Ce ne ha dato prova con la sua risurrezione dopo di averla prevista e profetata.
‘Gesù cibo e bevanda’ sostenne i martiri e santificò molti fedeli cristiani. Forse aspetta anche te per convincerti della verità della sua promessa.