«VEGLIATE DUNQUE…» di don Gigi Di Libero sdb

…cosa vuol dire vegliare?...

01/12/2013

Con questa domenica inizia il nuovo anno liturgico; esso segna il cammino spirituale di ogni credente perché lo fa camminare sulla vita stessa di Cristo, rivivendo e riappropriandosi di ogni sua parola e di ogni suo gesto di Uomo-Dio, come prezioso alimento di nutrimento e di salvezza.
L’avvento è il tempo dell’attesa e dell’apertura a Colui che attendiamo in ogni istante della nostra vita: l’Amato che ci salva e ci ridona noi stessi rinvigoriti e rinnovati.
Per questo l’Avvento è anche la preparazione a rivivere, nella solennità del Natale, l’Incarnazione del nostro Dio che per salvarci nasce “in mezzo a noi e uomo come noi”!
L’espressione del Vangelo di Matteo che si proclama nell’Eucarestia della prima domenica di Avvento che più mi colpisce, è esattamente la seguente: 'Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora' (Mt.24.13).
Mi colpisce perché pone realmente una domanda intrigante per ogni essere umano, credente o non credente: cosa vuol dire 'vegliare'?
Credo infatti che su questa domanda la vera “predica”, che tocchi il nostro cuore e la nostra vita, dobbiamo farcela personalmente e con un certo rigore: che non ferisce, ma “costringe” a non barare
Scusatemi dunque se ho ceduto alla tentazione di non formularvi io stesso alcune espressioni che potessero servire da stimolo e provocazione a chi legge.
Ho preferito proporvi un test costruito unicamente con espressioni trovate in una trentina di testi da me letti e consultati per prepararmi a questo mio impegno: invito ogni lettore e dedicare dieci minuti per vagliare ogni espressione di questo “test” … e poi prendere le sue decisioni di vita ... cioè fare la predica vera!
Vocabolario italiano:
Restare sveglio, soprattutto nelle ore notturne
Fare attenzione, restare vigile
Proteggere, prendersi cura di qualcuno o qualcosa.
Assistere un malato
fare la veglia funebre
Per vegliare non permettere che
÷  le cose da fare ti diano ansia
÷  il tuo lavoro ti assorba così tanto da non vedere più nessuno e altro
÷  alla durezza della vita di inacidire il tuo cuore
÷  ciò che sembra e che appare, ma nasconda il cuore e l'anima di cose e persone
÷  avere così tante cose da fare da non percepire più cosa provi e cosa senti
÷  ciò che fan tutti diventi ciò che fai anche tu
÷  l'odio, la rabbia, il cinismo inondino il tuo cuore
÷  il 'duro quotidiano' cancelli i tuoi sogni
÷  a nessuno di comandarti, di gestirti, così da perderti o da annullarti: resta libero.
÷  al dolore di eliminare dalla memoria la gioia
÷  qualcuno ti faccia credere che tanto è inutile
÷  alle soluzioni facili di ingannarti
÷  che qualcosa zittisca ciò che hai dentro, la forza, i sentimenti, la tenacia
÷  alla disperazione di vincerti, all'angoscia di smarrirti o alla paura d'azzerarti
÷  a un tuo fallimento di farti credere che Lui non ti potrà più perdonare
÷  al tuo cuore di morire prima che smetta di battere
'Vegliare' significa:
o    tenere accesa in noi la lanterna della saggezza
o    tenere desta in noi la sete di Dio
o    vivere nella consapevolezza che tutto passa e che in ogni momento Dio ci chiama ad una nuova vita.
o    scoprire che ogni momento è un dono
o    non dare nulla per scontato
o    essere in continuo atteggiamento di 'ascolto'
o    essere attenti alle ispirazioni interiori … attenti ai fabbisogni del prossimo
o    combattere la tiepidezza
o    conoscere i nostri limiti ed accogliere il mistero che ci interroga continuamente
o    continuamente adorare Dio che è in noi e negli altri
o    attendere con desiderio…
o    fare memoria di Dio… che viene … che già è presente …
o    consapevolezza che la storia è condotta da Dio
o    lasciare che Dio operi
o    farsi carico delle paure insidiose e combattere le desolazioni del deserto:
o    controllare gli atteggiamenti e i comportamenti
o    non considerarci già arrivati, già a casa, sazi e autosufficienti
o    non vivere insoddisfatti, accontentandoci di ciò che possiamo prendere
o    non andare avanti guardando solo per terra
o    non evadere dalla provvisorietà e dalla mancanza di pienezza, cercando la pienezza in realtà artificiali, stordendoci con droghe di diverso tipo
o    verificare se stiamo svolgendo a pieno i compiti che il Signore ci ha affidato
o    controllare con sincerità totale se stiamo trafficando tutti i doni ricevuti
Dopo aver fatto in questo lungo test nostre scelte davvero personali e impegnative, credo che sia molto efficace terminare dando ascolto a tre grandi credenti:
 “Cari amici, vedo in voi le sentinelle del mattino. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunanze oceaniche per imparare ad odiare.”  (beato Giovanni Paolo II)
 “Vedete, Pietro dorme, Giuda è sveglio”  (san Pietro Canisio)
 “… il problema grande del nostro tempo non sono le forze negative, è la sonnolenza dei buoni”. (Papa Pio XI)
 don gigi di libero sdb
gigidilibero@gmail.com