Anno nuovo, vita nuova: così almeno vuole il proverbio. Ma uno sguardo indietro, per quanto rapido, al passato chi ce lo impedisce? Le domande sarebbero numerose. Non vogliamo fermarci né sulla politica, né sullo sport. Ci hanno fatto ‘piangere’ fino a ieri, ultimo del vecchio anno.
Eppure, prima di voltare definitivamente pagina e cambiare calendario, una domandina piuttosto intrigante possiamo farcela: com’è andato il 2012 nelle nostre relazioni con Dio? Non ditemi che queste sono cose private e che ognuno dà alla domanda la risposta che vuole. D’accordo, anzi non quella che vuole, ma un’altra, quella che corrisponde alla verità. Perché con Dio non si può barare. Egli conta i nostri passi, scruta i nostri cuori. E per quanto riguarda l’anno passato basta così.
Diamo adesso, se riusciamo, un’occhiata al futuro. Tutti ci aspettiamo giorni, settimane e mesi molto migliori di quelli conosciuti. Qui si apre non il sipario ma lo spazio alle attese e alle speranze ottimistiche. Qualcuna si verificherà senza dubbio. Siamo certi, ad esempio, che nel futuro la Provvidenza non ci abbandonerà, che il sole e la luna saranno fedeli al loro servizio quotidiano, che le stagioni bene o male si susseguiranno secondo leggi eterne o quasi! E vi sembra poco? Perché, ad essere sinceri, se il Creatore regolasse tempo ed eventi in base ai nostri meriti, poveri noi! Ma la sua misericordia è infinita e, attenzione!, Egli è paziente e aspetta che tutti ci rendiamo conto che senza di Lui la nostra vita sarebbe infelice. Siamo d’accordo? Non rispondete in pubblico, ma dentro di voi, ognuno pensando ai suoi casi personali.
C’è un’altra certezza consolante. Essa ci viene promessa dalla festa di questo primo giorno dell’anno, dedicato alla venerazione particolare della Madre di Dio, Maria santissima. Ella è anche nostra madre celeste, che non ci abbandonerà mai in nessun giorno del 2013. Facciamoci coraggio, allora, e fiduciosi non scambiamoci soltanto ‘auguri o, peggio, in bocca al lupo!, ma con FEDE chiediamoci: SE Dio e la Madonna sono con noi, chi sarà contro di noi? L’importante è che noi siamo e restiamo con loro.