La Fede è per tutti? - di Don Adelio Cola

Dio vuole tutti salvi: non esistono figli minori

01/05/2007
«Beato lei, mi beatifica gentilmente il papà d’un mio allievo scolastico, beato lei che crede!»
«La fede, sento affermare con certa sicurezza da un intellettuale dallo schermo televisivo, è un dono: c’è chi l’ha avuto e chi no». Nel dialogo con l’intervistatore ha fatto in seguito capire chiaramente che lui non crede.
Ma allora mi chiedo, abusando del titolo d’un celebre film, ci sono figli di Dio e figli d’un Dio minore? Dio non è Padre di tutti? Come mai a molti concede il dono della fede e ad altri lo nega? Come si spiega?
Ecco: il fatto di interrogarsi «come si spiega» significa che il dubbio morde la sensibilità e non lascia indifferenti di fronte a questioni di fede.
Andiamo con ordine.
È vero, anzitutto, che «Dio vuole tutti salvi»: la Sua Volontà è chiaramente espressa nella Bibbia che contiene il Suo progetto di salvezza universale. Tanto più che Gesù, prima di morire in croce, aveva solennemente promesso: «Quando sarò elevato, attirerò tutto [tutti, NdR] a me». Ancora: «Il mio sangue sarà sparso per la salvezza di molti», cioè della moltitudine, ossia di tutti.
Chi dona la fede è soltanto Dio e generalmente la infonde nell’anima con il sacramento del battesimo. E qui sorge il problema antico: chi battezza se i battezzatori sono pochi per arrivare ad evangelizzare tutti in modo che essi chiedano liberamente e responsabilmente il battesimo?
Le vie di Dio per portare alla salvezza i suoi figli sparsi sulla terra sono infinite e noi ne conosciamo soltanto alcune.
C’è, al riguardo, nel vangelo il racconto d’un miracolo operato da Gesù in favore d’un malato terminale… senza fede. Non sorprenda l’incontro che sembra contraddire certe nostre pretese di fede esplicita dagli altri.
La cosa andò così: un ufficiale pagano, cioè, diremmo noi senza fede, sente parlare di Gesù che opera miracoli. Egli sa che tali opere le può fare soltanto Dio e avvicina Gesù per chiedergli un miracolo.
Allora aveva fede: è la conclusione logica! E chi ci assicura che quel pagano aveva veramente fede e non soltanto speranza umana che il taumaturgo operasse un prodigio che a lui interessava e stava a cuore? È Gesù stesso, il quale dopo aver operato il miracolo di guarire il soldato ammalato grave che stava a cuore al suo ufficiale, dichiara di non «aver trovato una fede così grande come quella di questo “pagano” neppure tra i suoi connazionali ebrei» che credono nel Dio di Abramo Isacco e Giacobbe! Insomma quello di Gesù è un riconoscimento solenne della fede dell’ufficiale. La guarigione del soldato ammalato è stata richiesta ed ottenuta da una persona piena di fede.
E l’ammalato aveva fede?
Ecco la domanda intrigante!
Non è detto che avesse fede, né che abbia chiesto lui la sua guarigione. È un altro, che ha fede, che chiede e ottiene un miracolo a vantaggio d’un terzo… forse senza fede!
Ecco una via di salvezza, umana in questo caso, che non sospettavamo! Salvezza umana, però, simbolo di un’altra salvezza, quella totale, offerta da Gesù a tutti i figli di Dio. (Don Adelio Cola)