Penso che siano pochi coloro che si permettono una vacanza in questi mesi irti di problemi di tutti i tipi: sono tante le famiglie che hanno perduto la risorsa quotidiana del lavoro e devono accontentarsi di trascorrere le vacanze solo con qualche passeggiata serale, o qualche momento al mare. Tuttavia può essere vacanza anche restando a casa a pensare a se stessi e a confrontarsi a vicenda, marito e moglie, affinché ciascuno, nelle sue responsabilità, scopra quello che è in famiglia e fuori. Se ti fermi a pensare chi sei, difficilmente scopri di essere al massimo della perfezione.
Non è facile davvero essere sinceri con se stessi.
Confrontarsi marito e moglie: quante domande vengono alla mente! I concetti che occupano la mente di due sposi sono di entità interiore che spesso, o almeno talora, dovresti avere il coraggio di confrontare con l’altro.
Scoprirsi a vicenda nell’animo, nel ragionamento, nel modo di intendere la vita quotidiana nelle sue diverse posizioni di pensiero è un compito fondamentale in famiglia, altrimenti tu, marito o moglie, dopo tanti anni, non sai chi sei o chi hai accanto. Tu hai il dovere di apparire all’altro, all’altra, veramente come tu sei e soltanto tu lo sai. Ci vuole coraggio.
La sincerità non è facile, deve essere il costitutivo essenziale della famiglia. Vivere insieme non solo nel matrimonio, ma anche nell’amicizia e, però, cercare di nascondere chi sei veramente, non è una riservatezza, che talora può essere anche permessa, (ma solo se non è del tipo che faccia intendere che la tua persona non è come l’altro o l’altra immaginava).
La sincerità tra due che si vogliono bene anche fuori del matrimonio, in una amicizia che dona a ciascuno la sicurezza di in un vero rapporto in cui tutto è conosciuto dall’altro o dall’altra, è essenziale.
È così che, a prescindere dal concetto religioso, le affermazioni relative al rapporto uomo-donna, riacquistano quella dignità e quell’ampiezza che natura stessa pretende.
Tanto una timorosa ritrosia, quanto una ricerca di effetti fisici e psicologici possono essere strade sbagliate.
Negli insiemi piccoli o grandi la verità deve prendere il primo posto. Alla verità, in tutti i casi, si contrappone il potere della menzogna. San Giovanni, nel suo Vangelo (8,44), fa risalire ogni forma di menzogna al demonio che chiama: “l’omicida” nel quale “non c’è verità”.
Purtroppo nella Bibbia, verità e menzogna si contrappongono, come due potenze che dominano tutto il creato.
Come negli anni passati, nel periodo estivo chiudo il mio pensiero settimanale e lo riapro, a Dio piacendo e per la cortesia del giornale La Nazione, nel mese di Settembre.
Chiudo con un vocabolo che è una sicurezza di vita, un riposo dell’anima e del corpo: la preghiera.
La preghiera è un costitutivo della persona che si accorge che da sola non riesce a camminare sempre con serenità e con forza, al di là dell’aspetto religioso, e perciò deve accompagnarci anche durante il periodo estivo.
Giovanni Battista Chiaradia