Vai, e non peccare più - di P. Lorenzo Giordano sj

Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva

17/04/2010
Ritorno su la «Misericordia» parlando dell’«adultera».
Dio è sempre a favore della vita dei suoi figli, anche quando la loro insensatezza può averli esclusi da ogni umana considerazione.
Il nostro Dio si dichiara geloso della vita dei suoi figli, di tutti, al punto da restituire con il suo Amore divino gratuitamente il perdono, restituendoli sempre alla loro onorabilità, alla vita divina di grazia. Il suo Amore gratuito è libero e liberante contro il giudizio degli uomini spesso solo legalistico, spietato, limitato, crudele, malizioso.
Noi cristiani dobbiamo farci portatori del messaggio di Dio convinti ed essere consapevoli di essere stati creati da un gesto di misericordia che significa «vivere d'amore gratuito e totale di Dio».
Il gesto di Gesù è chiaro: salvare la peccatrice dall'impietoso giudizio e mostrare il senso della sua missione di messaggero della misericordia divina. Alla donna «perduta» per la legge e per gli uomini il Signore riconsegna la piena immagine di Dio, da quel momento la vita ritrova il suo significato, il peso di un passato inquietante è tolto e si apre il cammino della speranza. L'adultera e il popolo di Israele sono segni eloquenti dell'opera rinnovatrice di Dio: contano il miracolo della libertà donata e il riaprirsi della speranza.
Tutta la nostra esistenza è sotto il segno della misericordia, della riconciliazione e dell'accoglienza divina. Questa consapevolezza nella vita di ognuno di noi cristiani opera un senso di profonda serenità, e promuove una gioiosa riconoscenza.
Ma uno sguardo ammirato sull'opera del Signore ancora non basta. Se il Signore ha aperto a noi un nuovo cammino, dobbiamo percorrerlo. Gesù attraverso i 7 sacramenti ha reso la nostra vita tensione dinamica ed esodo sempre nuovo. Coloro che sono stati afferrati da Cristo hanno davanti a se una strada che non si può non dire conclusa.
Dice bene S. Agostino: «Se dirai basta e ti fermi a dei limiti sei perduto».
L'obiettivo sta sempre più in là delle nostre realizzazioni o blocchi parziali! Si tratta di camminare in una comunione sempre più piena con Cristo, unico vero valore. Tutto ciò che ostacola il bene della conoscenza di Cristo da vivere deve essere smascherato nella sua inconsistenza. Non dimentichiamo che conoscere Cristo, farlo entrare pienamente nella nostra vita, credendo nella sua infinita misericordia si tratta di superare certe nostre chiusure, certe prove, sofferenze che hanno un grande senso nel destino di Gesù, dove è scritto per sempre il senso della nostra fedeltà e perseveranza.
Cordialmente.
P. Lorenzo Giordano SJ