Santa Lucia - di Don Adelio Cola


13/12/2009
Era una dei santi amici dei bambini, anzi loro benefattori. Arrivava di notte, come i suoi colleghi, portando ad ognuno qualche piccolo dono; piccolo, perché allora i bambini si accontentavano di poco, qualche dolce, qualche frutto di stagione, un cavalluccio, una bambolina, un trenino, un meccano, una pastorella con gli agnellini per il presepio. Poi il tempo è cambiato, e di Santa Lucia o di Santa Klaus [la figura di San Nicola da cui è derivato il nostro Babbo Natale - NdR] si sono persi i ricordi e anche le date. Oggi ogni settimana è ‘santa lucia’, ogni mese è ‘santa klaus’. Niente di male in sé, se i bambini di oggi si comportano in modo da meritarsi i doni e regali di cui i genitori riempiono le loro stanzette. Bene se essi sono obbedienti, bravi, educati e così si meritano soddisfazioni e giocattoli frequenti ed utili. Può anche succedere che questi ultimi siano talvolta poco utili, tant’è vero che alcuni di essi dopo pochi giorni vanno ad aggiungersi al mucchio dei precedenti ormai ‘vecchi’. Bene allora se vanno a finire in mano di bambini poveri vicini o lontani, che non sognano neppure di giocare con giocattoli scartati da coetanei fortunati che non li apprezzano neanche più. Bene se questi ultimi si abituano a pensare qualche volta ai loro amici vicini o lontani, che, altro che disporre di giocattoli!, ma neppure il pane e le patate possono mangiare ogni giorno. E allora che male ci sarebbe se quelli fortunati che vivono nel benessere, fossero educati dai grandi a rinunciare qualche volta a giocattoli inutili destinando la spesa relativa ai loro amici vicini o lontani, figli d’un dio minore?
Santa Lucia potrebbe insegnare ancora oggi qualche cosa di buono, oltre che fare arrivare tante cose buone ai primi e niente agli ultimi.
Don Adelio Cola