Beati i tempi in cui i sordi e i muti incontravano sulla strada il Maestro Gesù che li guariva con un gesto e una parola!
Oggi abbiamo a disposizione fior di specialisti e di cliniche superattrezzate e non sentiamo più il bisogno del taumaturgo Gesù che faceva miracoli! Se poi sorgono dubbi sui nostri malanni, i luminari della medicina scrutano i segreti del nostro corpo con la TAC e la RMN. Di Gesù possiamo benissimo fare senza, almeno fino quando …si scopre che qualche morbo misterioso ci minaccia seriamente!
E i miracolati da Gesù che fine facevano poi? La medesima dei loro contemporanei sani! E allora, che vantaggio ottenevano dai miracoli, soltanto temporaneo? Non c’è dubbio:”E’ stabilito che tutti debbano morire una volta”.
Il fatto è che, quando il Maestro rispondeva positivamente all’invocazione dei malati “Figlio di Davide, abbi pietà di me! Fa’ che io cammini, che io oda, che io guarisca…”, egli raccomandava loro, di solito inutilmente!, di non parlare in giro della guarigione ottenuta. Non era venuto nel mondo per fare miracoli … ma per predicare ed evangelizzare. I miracoli erano segni che indicavano gli effetti che sarebbero seguiti alla sua missione. Essi avrebbero dovuto fare aprire gli occhi a coloro che si chiedevano:”Che sia lui il Messia” promesso da Dio per mezzo dei profeti? La maggior parte di essi, invece, si fermava a criticare i miracoli..
Sordi, muti, infermi in senso spirituale sarebbero oggi tutti guariti da Gesù se essi si sottomettessero al suo giogo portandolo con lui, che lo renderebbe dolce e leggero.
La potenza onnipotente di Gesù non si è esaurita. Ancora, ogni giorno i miracoli si ripetono. Non penso a quelli di Lourdes, ma a quelli, per esempio, di persone che si accostano al confessionale colpevoli e ne escono perdonati e risanati, di chi ascolta la Parola di Dio e ne resta trafitto nel profondo del cuore e trasformato, di chi avvicina il prossimo bisognoso con bontà e si prende cura di lui..
Non è terminata la stagione dei miracoli.
Don Adelio Cola