L'Avvento è iniziato da poco, e durerà un mese circa.
Allora è chiaro che con l’attesa e la preparazione d’un mese si aspetta l’arrivo di qualcuno importante.
Infatti!
Ci prepariamo alla la rievocazione dell’arrivo di Colui che da secoli era stato profetizzato e atteso dai ‘giusti’ oppressi e perseguitati.
Sorpresa: quando Egli arrivò, quasi nessuno lo accolse e gradì il suo arrivo. La gente, cioè i grandi ed il popolo in generale, s’era fatta l’idea che colui che doveva arrivare e che tutti sospiravano che ‘piovesse come rugiada ristoratrice dal cielo, fosse corrispondente alle loro attese ‘pratiche’. Egli, invece, arrivò con offerte ‘totali’.
E’ vero, ha operato anche miracoli, ma la gente li ha interpretati come anticipazioni del ‘tempo dei miracoli’ che sarebbe dovuto continuare da allora in poi.
Ma chi aveva inviato suo Figlio tra di loro per ‘salvarli’ l’aveva fatto con programmi ben diversi, tanto che ‘le sue vie e le sue idee non corrispondevano alle loro’.
I miracoli, che erano ‘segni’, non sono stati ‘letti’ dai testimoni come tali ma soltanto come portenti e da qualcuno addirittura come magìe diaboliche!
L’Inviato dal Padre è venuto per guarire, salvare, pacificare, evangelizzare nel significato totale di tali verbi, in riferimento alle persone in questa breve vita terrena ed in quella eterna, che, paradosso!, comincia già quaggiù! “Questa, infatti, è la vita eterna, che conoscano te, Padre, e colui che tu hai mandato”.
L’errore fondamentale, alla cui tentazione ogni giorno si può andare soggetti, consiste nel dimenticare che noi siamo stati creati simili al Creatore mentre noi potremmo ingenuamente illuderci che Egli esista simile a noi.
No, le due affermazioni non sono complementari, né tanto meno reciproche nel loro contenuto .
La conversione fondamentale è questa: rinunciare a pensare e a progettare secondo le nostre idee e aspirazioni ed accettare le iniziative di Dio.
Difficile è spesso conoscerle e più ancora farle nostre. Ma con la sua grazia e tanta nostra buona e perseverante volontà… “niente è impossibile a Dio”.
Don Adelio Cola