L'umorismo sereno - di Don Adelio Cola

Di nuovo sull'umorismo come fonte di serenità

01/03/2008
Le risorse vitali offerte dall’umorismo cristiano sono tali e tante che conviene rifletterci sopra ancora una volta.
Una conseguenza virtuosa dell’umorismo è la serenità.
Ecco la domanda: come si può vivere «sereni» dal momento che ne succedono d’ogni colore? In casa i familiari non vanno d’accordo, nella società dobbiamo guardarci attorno con sospetto e paura, siamo circondati da persone che non conosciamo e che potrebbero farci del male…
È tutto vero, purtroppo. Eppure…vivere bisogna e, possibilmente, in modo sereno.
E allora? Il fatto è che, anche quando mettessimo in pratica i suggerimenti delle prediche, i problemi non si risolverebbero e rimarrebbero sul tappeto, anzi nella vita pratica!
L’umorismo, infatti, non risolve i problemi ma aiuta a sopportarne le conseguenze e talvolta anche a superarle con pazienza e costanza.
«Scherzare seriamente» consigliavano gli antichi. Ma come si fa scherzare in questo mondo? Cosa vuol dire, prender tutto alla leggera come se le cose andassero bene? Vuol dire lasciare che ognuno faccia i fatti suoi e che si serva dal suo piatto e si disinteressi di tutto e di tutti? Chiudersi nel proprio piccolo mondo personale e famigliare e lasciare che gli altri si arrangino? E quindi scherzarci sopra?
No, niente di tutto questo, che è egoismo e non umorismo.
Quello vero e sano deriva dalla carità cristiana.
Qui non c’entrano filosofi e politici. È l’esempio di Gesù che aiuta ad affrontare con impegno e coraggio le difficoltà della vita nostra e degli altri con sapienza spirituale.
Prendere le cose del mondo sul serio ma non troppo, con generosità e impegno ma non con affanno, senza spirito di fede e speranza cristiane.
Non conviene limitare la visione della vita a pochi metri attorno a noi, ricordando soltanto le proprie giuste preoccupazioni, perché si rischia di crederci gli unici a sopportare limitazioni prove e disgrazie. Sarebbe la tattica dell’egoismo, che ci farebbe vedere enormi difficoltà da superare da noi mentre tutti gli altri «sono fortunati»!
Il vero e sano umorismo è frutto, oltre che di fede, anche di maturità umana, di maturata esperienza della vita di chi crede più al bene che al male. Non si è ciechi per non vedere il male, ma la fiducia nelle risorse umane e nella fede nella Provvidenza ci convincono che il male non è destinato a trionfare.
Si sa accettare, allora, il rischio della vita quotidiana nella speranza cristiana che le cose buone sono fatte per andare avanti e per crescere, anche se lentamente e misteriosamente.
Ecco una preghiera che ci fa riflettere. È attribuita ad una persona che era molto impegnata nella vita pubblica.
«O Dio, dammi la serenità per accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio per cambiare le cose che posso
e la saggezza per discernere la differenza tra l’una e l’altra».
 
Don Adelio Cola