La fine dell'anno - di Don Gigi Di Libero sdb
E' tempo di bilanci davanti a Dio
31/12/2010
La festa della Sacra Famiglia ci porta, fra qualche giorno, all’ULTIMO GIORNO DELL’ANNO!
È saggia tradizione in questo giorno concedersi una pausa calma e serena, da soli, in famiglia o nei gruppi di riferimento, per fare un poco di bilancio.
Abbiamo vissuto un anno: quanti eventi, speranze e progetti, dolori e sofferenze, successi e sconfitte, catastrofi, momenti di terrore e di sofferenza, in noi … vicino a noi … e lontano da noi … nel mondo intero (che è comunque la stessa barca in cui viviamo tutti)!
Si sa che ogni bilancio è costruito su di un passivo e un attivo che non sempre si pareggiano e si compensano favorevolmente.
Vorrei qui suggerire il criterio con cui ciascuno di noi, postosi davanti alla propria coscienza e, magari, alla presenza di Dio (che è sempre un Padre che ci ama, ci comprende e ci rilancia verso il meglio e il positivo), può fissare il passivo e il positivo che dobbiamo annotare per l’anno 2010, ormai a fine corsa..
Senza dubbio dovremo mettere nella colonna del “passivo” ciò che non ha portato vita, serenità e amore.
Ogni violenza, attentato e azione distruttrice, concretizzata in modalità e condizioni le più diverse e raccapriccianti, ha creato dolore e sofferenza indicibile e insopportabile e non può che considerarsi un passivo per sé e per tutti, avendo creato disastrosamente distruzione della pace, della solidarietà e della gioia di vivere.
Ogni peccato personale o sociale, chiunque lo abbia commesso e in qualunque parte del mondo, ha reso il passivo insopportabile e sovrabbondante, seminando odio, egoismo, solitudine e dolore e abbassando paurosamente il livello di vita del mondo intero.
Ma non fermiamoci molto a redigere la colonna del passivo, disperandoci per la sua catastrofica grandezza: prontamente e con un salto di qualità e di ottimismo a tutti i costi, che solo la speranza cristiana può generare, rivolgiamo il nostro pensiero e i nostri calcoli di bilancio finale sulla mole di positività che anche quest’anno ha inondato il nostro cuore, le nostre famiglie, la Chiesa e il mondo intero.
Certo l’erba e i fiori del prato che crescono non fanno rumore come l’uragano e la tempesta che schiantano le pianti secolari, diffondendo paura e disperazione.
Ma noi, credenti, non possiamo chiudere gli occhi sugli infiniti doni che la bontà e l’amore di Dio Padre, mediante l’opera di salvezza di Cristo che si prolunga nella storia e il continuo afflato di gioia e di amore che lo Spirito Santo infonde nei cuori di tutte le creature, hanno generosamente dispensato lungo tutto l’anno trascorso.
Quanta vita, eroismo, generosità, sacrifici e sofferenze, vissute e offerte con amore e completa gratuità!
Quanto lavoro, scoperte e ingegnose invenzioni che hanno migliorato la vita e la sofferenza di intere generazioni!
Quanto bene è stato generato dalla costanza e dalla fedeltà di milioni di persone che, senza riempire le cronache dei giornali, hanno costruito pace e amore nella completa solidarietà e con una costanza giornaliera che ci lascia incantati e senza parole!
Ogni opera buona compiuta nel più completo silenzio e nascondimento ha elevato il valore e la qualità di vita del mondo intero!
Chiudiamo pertanto il nostro bilancio 2010 con un grazie a pieni polmoni e con tutto il nostro cuore, ricco di speranza e di amore, rivolto alla Trinità e a tutti coloro che continuano a vivere lottando per costruire una società di vicendevole solidarietà e di infinita capacità di amare e di donare gioia di vivere a tutti coloro con i quali condividono la propria quotidianità!
don gigi di libero sdb