Un giorno i discepoli di Gesù gli chiesero: «Maestro, insegnaci a pregare». Egli insegnò loro la formula del «Padre nostro». Ecco, dunque, che COSA dire quando si vuole pregare.
Il problema è un altro: COME pregare?
Gesù prese l’iniziativa di insegnare loro il modo giusto. Egli sapeva i rischi ai quali possono andare incontro coloro che pregano: possono pregare BENE o MALE.
A tal proposito il Maestro non volle proporre ai discepoli dotte lezioni teoriche sulla preghiera; scelse, secondo il suo solito modo di insegnare, di parlarne loro con esempi pratici e raccontò una parabola. «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.
Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato». (Luca 8, 9-14)
Dei due uomini della parabola, il primo ha pregato MALE.
Si possono raccogliere cinque motivi della preghiera mal fatta dal fariseo:
- Si rivolge al Signore e parla soltanto di sé e delle sue «opere buone»
- si confronta con gli altri, che giudica tutti peggiori di lui
- fa l’elenco dei suoi «meriti», che considera suoi «diritti» nei confronti con Dio
- fa’ anche di più di quanto prescritto dalla legge (il volontariato: digiuno, le decime)
- non chiede nulla a Dio perché si ritiene autosufficiente.
Conseguenza della sua preghiera: «Si è esaltato e uscì dal tempio non giustificato».
Il pubblicano, peccatore pubblico, ha pregato BENE:
- Riconosce le sue colpe davanti a Dio e si pente
- ha fiducia nella misericordia del Signore
- non si illude con se stesso giudicandosi «a posto»
- è umile, ama la verità della sua situazione spirituale
- implora dal Signore il perdono dei suoi peccati.
Conseguenza della sua preghiera: «Si è umiliato e tornò a casa sua giustificato».
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Don Adelio Cola