La sig. A.L. mi internetta un testo di qualche tempo fa, anche se l'argomento sembra ormai fuori discussione. Ma non lo è, sia perché c'è ancora qualcuno che - poveretto! - insiste nell'esporre ancora quel segno più di ignoranza che d'ideologia, sia perché mi pare utile a chi vuole pensare e rendersi conto.
Non mi pare minestra riscaldata, anche perché non penso che molti abbiano letto il servizio che vi si cita. Riproduco tale e quale il pezzo inviatomi e senza alcun commento, perché mi pare che quel testo sia, già da solo, una "predica" valida.
Sempre a disposizione. Cordialmente.
p. Nazareno Taddei sj
Object: la bandiera della PACE
Date: Tue, 25 Mar 2003 13: 48:57 +0100
Tempo fa avevo letto la predica del Padre: "Bandiere fasulle" e oggi ho in mano un foglio che mi è stato dato da amici che a loro volta l'hanno ricevuto e che pare sia stato tratto dal "Il Foglio" di Ferrara del 18-2-03. Non ho potuto verificare. Riporto però quanto leggo, perchè mi pare interessante.
Ecco:
«Si fa presto a dire pace...
«Tutti desiderano la pace. Molti, in buona fede, espongono una bandiera multicolore con la scritta PACE al centro. Quasi nessuno conosce però l'origine di tale simbolo, l'ideologia che c'è dietro.
«Forse non tutti sanno che la bandiera dell'arcobaleno con la scritta PACE ha origini molto remote. Dobbiamo trasferirci a New York, dove la medium russa Helena P. Blavatsky (1831-1891) fonda nel 1875 la Società Teosofica, organizzazione che ha lo scopo di interpretare le Scritture e le dottrine di tutte le religioni e di rivelarne il presunto significato occulto. Mettendo insieme le "verità" che formano la base di tutte le religioni, la teosofia vorrebbe dimostrare che non esiste una chiesa che possa monopolizzare tali verità: non esistono dogmi, quindi, non ci sono eretici (cioè ognuno può dire la sua...)
Nella Genesi (cap.9) l'arcobaleno era il patto stabilito da Dio tra Lui e il creato; nella teosofia, al contrario, l'arcobaleno - invertito - è il simbolo dell'elevazione personale (individuale) verso lo Spirito divino (universale), che è anche chiamato (presso la New Age) "il luminoso" o Lucifero.
«Bisogna ammettere che questo tentativo sta avendo successo: negli anni '70 - '80 negli USA l'arcobaleno è divenuto il simbolo degli omosessuali; molti dittatori del XX sec. (tra cui Milosevic) ne hanno fatto il proprio emblema; il pacifismo mondiale lo ha eletto a proprio stendardo. Ricordate la Missione Arcobaleno? Il simbolo era un arcobaleno e una colomba. Esattamente lo stesso simbolo di pace della Società Teosofica.»
A questo scritto sono poi state aggiunte delle note frutto (pare) di appunti di una ragazza ad una lezione di teologia tenuta da un non ben identificato Don Pino:
«- La Teosofia vorrebbe dimostrare (e in fondo ci è riuscita) che non esiste una Chiesa che possa monopolizzare tali verità: non esistono dogmi, non ci sono eretici e tutti hanno ragione.
«- Nella Genesi l'arcobaleno è il segno del patto stabilito da Dio con il creato. Nella Teosofia, al contrario, è simbolo della elevazione della coscienza individuale verso lo spirito divino universale. La pace cioè, è il risultato dello sforzo dell'uomo che si eleva a Dio. La bandiera dell'arcobaleno, come normalmente è esposta, ha i colori invertiti, guardandola dall'alto in basso: dal viola al rosso, invece che dal rosso al viola. La parola pace, nelle varie manifestazioni, sembra non a caso richiamare all'utopia di una società perfetta, che non è mai esistita.
«- Non giudichiamo la buona fede nell'uso della bandiera; facciamo notare solo due cose:
-
Dio è necessario proprio perché l'uomo non è capace di pace. Da quando c'è l'uomo c'è la guerra; il male è dentro di noi. I pacifisti invece credono che il male sia solo dentro di qualcuno, invece è dentro me, dentro te per il peccato originale.
- La pace non è una bandiera nè un'idea, nè una tranquillità apatica. La pace è un avvenimento che si afferma dolorosamente e concretamente nella storia, nella società, nella convivenza di oggi. Bisogna indicare dov'è, come vi si può partecipare.
Avvertimento: E' bene non usare simboli di cui non si conosce il significato; bisogna essere critici e chiedersi le ragioni delle cose.»
PS mio: Il testo non porta opinioni; ma dati di fratto. Per questo è valido e intelligente. Per capire qualcosa di intelligente, un pizzico di intelligenza è necessario. Ma per capire la cosa cui quel testo si riferisce è proprio necessaria una grande intelligenza? Direi proprio di no. Ne basta un pizzico.
Penso a quello o quelli che, quasi di fronte al mio balcone, continuano a preoccuparsi della bandiera iridata con la parola «pace» che espongono da mesi e che mettono a posto ben ordinata a ogni alito di vento non sempre educato. Ammiro la loro fedeltà credendo di fare una cosa buona; ma non posso ammirare la loro intelligenza, anche se non conoscono quanto qui sopra ho riportato: bastava un po' di occhi e orecchie aperti, fin dalle prime battute. E ora, è proprio quella pur ammirevole , ma vuota, per non dire sciocca, fedeltà a dichiarare la mancanza di quel pizzico d'intelligenza che continua a mancare, a essere prova di vuotaggine anche sociale cui non si può dar credito, tanto meno affidarsi e/o sperare da quella parte politica.
Una preghiera anche per loro: è la verità che manca, se manca anche solo quel pizzico di intelligenza che e basta a scoprirla.E al di là c'è menzogna: il regno di Satana. Di qui una sincera e affettuosa preghiera.
Sempre disponibile; cordialmente
P. NazarenoTaddei sj