Tu che leggi, resta in piedi esposto alla luce: apri le braccia; che cosa vedi per terra? La croce. Essa non ti lascerà mai. – Quando nacqui mi disse una voce: tu sei nato a portar la tua croce -. Tanto più uno è bravo quanto meno sa far pesare la sua croce sulle spalle degli altri. Non è facile essere bravi nel senso appena detto. Ogni tanto noi ci lamentiamo e vogliamo far sapere agli altri che la nostra croce è pesante, dimenticando che anche gli altri hanno la loro e che ognuno ha la sua. C’è una seconda croce che possiamo costruire con il nostro corpo, quella appunto della croce facendone il segno su di noi, croce che ci può aiutare a portare la prima, non quella della nostra ombra al sole ma l’altra che nessuno vede e conosce. Il cristiano con il segno della croce professa la sua fede in Dio unico in tre persone, Padre-Fglio-Spirito Santo. La parola “Amen” ringrazia il Padre della vita ricevuta, della Salvezza meritata da Gesù Redentore e implora luce e forza di vita cristiana allo Spirito fonte della grazia. Quando il cristiano fa il segno della croce, porta la mano destra alle spalle e ricorda quelle di Gesù, che portarono il pesante legno della nostra salvezza percorrendo la Via Crucis. Chi diede a Gesù la forza e la perseveranza di obbedire alla volontà del Padre nella Passione e Morte? Lo Spirito Santo. La festa della Santissima Trinità, che oggi ricordiamo, è ottima occasione per rinnovare la nostra volontà di ascoltare le lezioni del Maestro Gesù implorando da lui la perseveranza nell’imitarlo. Amen!