Con due comandi Gesù saluta i suoi discepoli prima di ascendere al cielo “Andate eammaestrate tutte le nazioni”. Ed essi andarono e ammaestrarono nel suo nome. Chi li ascoltava restava meravigliato che quei pescatori avessero il coraggio di affrontare minacce e pericoli. “Se hanno perseguitato me, aveva previsto il Maestro, perseguiteranno anche voi”. La profezia si avverò quasi subito. “I sacerdoti e i sadducei insieme al comandante delle guardie del tempio…arrestarono Pietro e Giovanniche insegnavano al popolo …e li gettarono in prigione”. Pietro era quello che qualche giorno innanzi aveva rinnegato il maestro per paura di restare coinvolto dalla sua medesima sorte! Ora affronta il pericolo con la forza e la decisione che gli vengono dallo Spirito Santo: “Noi non possiamo fare a meno di parlare di quelle cose che abbiamo visto e udito. Gli apostoli annunziavano con convinzione e con forza che il Signore Gesù era risuscitato; Dio li sosteneva con la sua grazia” (Atti, 4).
Coloro che si erano illusi che la storia del Crocifisso fosse finita sul Golgota, dovettero ricredersi. Allora così. Oggi altrettanto. Papa e vescovi uniti con lui, sacerdoti e laici fedeli al vangelo continuano la missione degli apostoli, affrontano persecuzione e minacce di morte sostenuti dalla forza dello Spirito Santo.
Sono due, dunque, i misteri che oggi celebriamo:
1. L’Ascensione e glorificazione di Gesù Cristo al Cielo,
2. e l’ammirabile e umanamente inspiegabile coerenza della Chiesa Cattolica nella rischiosa obbedienza al comando del Risorto: “Andate e ammaestrate tutte le nazioni”.
Don Adelio Cola