La bellezza che rimane davvero - di Don Adelio Cola
Innamorarsi di Dio si può?
13/11/2010
“Entri, guardi che meraviglia!”, mi invita l’accompagnatore.
Effettivamente la basilica è meravigliosa. Chi l’ha pensata e poi l’ha costruita è stato un artista. Anzi, sono stati molti gli artisti, ingegneri, architetti, pittori e scultori. Ed essa è qui da secoli!
“Alcuni stavano parlando del tempio e dicevano che era molto bello per le pietre che lo formavano e per i doni offerti dai fedeli”.
E’ l’attacco del vangelo di questa domenica. Le lodi di chi parla ammirando il tempio, si tratta di quello di Gerusalemme, (due mila anni fa!), si rifà alle pietre e ai doni che lo arricchiscono.
Anche le odierne grandi chiese antiche sono ‘belle di pietre e di doni’, anzi, a proposito di questi ultimi, alcune hanno una sala ben custodita e difesa da incursioni indesiderate, che custodisce il cosiddetto ‘tesoro’.
Quello di Gerusalemme, come Gesù aveva previsto, finì in un mucchio di macerie settant’anni circa dopo la sua profezia. Alcune pietre superstiti testimoniano la sua grandiosità perduta. In quanto ai ‘doni dei fedeli’, possiamo immaginare la fine che hanno fatto dal momento che il tempio non è stato distrutto da un terremoto ma da un esercito pagano affamato d’oro.
Le nostre basiliche sono ancora in piedi, quasi tutte. I doni sono per il momento al sicuro. Ma...non facciamo i profeti del malaugurio. E’ certo, del resto, che il tempo, tra ...secoli e secoli!, le sbriciolerà tutte. E allora dove finirà la loro ‘bellezza’? E “i doni dei fedeli” che fine faranno?
Non sono queste le domande che vengono suggerite dal vangelo di oggi, altre piuttosto.
Qual è la bellezza che resta? Quali sono i doni che il tempo non distruggerà mai?
Bellezza perfetta eterna è Dio, dono imperituro che abbellisce la Chiesa è Gesù.
Vuoi essere ‘bello’ per sempre? Innamòrati di Dio e servi lui soltanto.
Vuoi usufruire per sempre del dono imperituro? Vivi in modo da meritarti il dono eterno del Paradiso.
Qui c’è sfuggito un verbo ‘forte’: innamorarsi e, nel caso, di Dio.
Ci vuole coraggio per parlare d’innamoramento di Dio. Egli s’è innamorato di noi! Ma noi com’è possibile innamorarci di lui?
Tutti sappiamo che significhi quel verbo ‘’forte’’, forte come la morte.
Quando una persona s’innamorata d’un’altra...non capisce più niente! Fa tutto quello che vuole l’altra, non vede che l’altra, non vive che per quell’altra. Per l’altra è disposta a...morire, almeno in teoria!
Sì, perché nella vita poi può succedere che s’innamori d’un’altra dimenticando la prima!
E’ chiaro che succede perché in un’altra scopre qualche qualità che la prima non
aveva. Ma la sostituzione è anche una prova che “amore fino alla morte” era soltanto un bel modo di dire. Significava, insomma, che non si trattava di un autentico ‘innamoramento esclusivo ed eterno!’
Se una persona s’innamora di Dio, perché è di questo che stiamo trattando, e poi lo sostituisce con altri amori esclusivi, il denaro, ad esempio, il sesso, il successo ad ogni costo, vuol dire che non aveva ‘conosciuto’ che l’oggetto del suo primo amore non mancava di niente, era amabilissimo.
Per non sostituirlo con altri amori in modo esclusivo, bisogna chiedere a Lui stesso di rivelarci quanto ci ama e di aiutarci a contraccambiare il suo amore per ciascuno di noi.
L’innamoramento per Dio abbraccia tutto ciò che Dio ha creato di bello e di buono, persone e cose,:tutto subordinatamente all’amore esclusivo che Dio soltanto merita.
Don Adelio Cola