Cristiani ipocriti? - di Don Gigi Di Libero sdb

Domande e riflessioni sull'ipocrisia dei fedeli

21/08/2010
Vi sono due espressioni nel Vangelo di Luca (13,22-30) che viene proclamato nella celebrazione eucaristica domenicale di oggi (XXI domenica durante l’anno) che mi sembrano davvero stimolanti.
 

 
La prima che vorrei proporre ad una nostra attenta e schietta (meglio se spregiudicata!) riflessione suona così: «“Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!” »
Nel mio lavoro devo quotidianamente girovagare in rete e, chi mi sta leggendo abbia davvero pazienza, ho voluto andare a sentire gli umori della gente che lì si esprime (nei mille blog o siti di domanda/risposta) circa questo problema che ci tocca da vicino e ci mette tutti, ne sono convinto, in crisi: ma noi che diciamo di essere cristiani lo siamo davvero? e soprattutto lo siamo in modo da essere riconosciuti dal Padre? … o siamo malauguratamente degli ipocriti che al momento giusto non saremo riconosciuti da Lui?
 
Domanda: "Perché tutti i Cristiani sono ipocriti?"
Risposta:  (…..) Naturalmente non tutti coloro che dicono di essere Cristiani lo sono veramente.
Probabilmente la maggior parte dei più famosi ipocriti tra i Cristiani sono stati in realtà ingannatori e falsi Cristiani.
Anche oggi leader Cristiani famosi sono caduti terribilmente nel peccato.
A volte sembra che gli scandali finanziari e sessuali sono una vera piaga della comunità Cristiana.
Tuttavia, invece di prendere le azioni di poche persone per denigrare un’intera comunità di Cristiani, dobbiamo domandarci se tutti coloro che dicono di essere Cristiani lo sono realmente.
Vari brani biblici confermano che coloro che sono veramente di Cristo portano il frutto dello Spirito (Galati 5:22-23).
La parabola di Gesù del seme e dei terreni in Matteo 13 rende chiaro che non tutte le professioni di fede sono genuine.
Tristemente, molti che professano di appartenerGli saranno sorpresi un giorno nel sentirsi dire: “Non vi ho mai conosciuto.  Allontanatevi da me, voi tutti malfattori” (Matteo 7:23).

Domanda: "Perche l’uomo è tanto ipocrita?
C'é chi dice di essere religioso e di amare Dio , va in chiesa ogni domenica.... e poi fa atti contrari alla parola del Signore.
Questo mi fa pensare che usa il Signore solo per riempire i suoi vuoti.
Penso il vero amore per Dio venga dal cuore! anzi ne sono certo! Basta ipocrisia!!!"

Risposta: No, sta tranquillo, non usa quei tempi per turare un vuoto.
Lo fanno unicamente perché lo sentono come un dovere noioso da compiere, una tradizione convenzionale, sopratutto nei piccoli centri dove la 'gente parla'!
Anzi, se fai caso, moltissimi vanno al sabato per avere la domenica libera per andare a sciare o al mare.
Ma secondo la chiesa, il sabato è stato istituito solo per chi la domenica lavora, sopratutto nei servizi pubblici o le fabbriche che funzionano a turni.
Dunque sarebbe gente che non 'santifica' la festa.
Tantissimi arrivano in ritardo e se ne vanno prima, rimanendo in fondo alla chiesa, raggiungendo spesso un 'lunghissimo' quarto d'ora di tempo in chiesa, su un'intera settimana, pensando agli affari propri, alla gita, al pranzo, alla partita, agli amici al bar, al film che andranno a vedere, o a farsi guardare sfoggiando vestiti lussuosi o a guardare in giro trinciando giudizi, spesso scambiandoseli con chi è accanto, sui vestiti, la postura, le stonature della gente.
Questa è una fotografia molto vicina alla stragrande maggioranza di coloro che vanno a Messa ...
e poi hanno anche il coraggio di chiamarsi 'credenti'.
Che schifo!!!
Che ne dite? Siamo messi con la spalle al muro come credenti e fedeli cristiani: che risposta sincera e trasparente daremmo noi con la nostra vita di oggi?
 

 
 La seconda espressione su cui vorrei meditare è la seguente: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.»
C’è sempre la ressa quando si tratta di saltare sul carro del vincitore … ma il Signore ci ha avvertito per tempo e con una chiarezza che oserei dire tagliente: per entrare con lui sul carro della gloria e della risurrezione (cioè della vita nuova ed eterna) bisogna passare per la croce.
Non ci sono scorciatoie e giri di strade più comode o più facili, tanto meno comode autostrade.
Non c’è sconto per nessuno.
Non ci saranno preferenze né tanto meno sanatorie, condoni o compromessi
L’unica strada è una porta stretta e san Paolo la indica con chiarezza coraggiosa e struggente:
 · 18 Predicare la morte di Cristo in croce sembra una pazzia a quelli che vanno verso la perdizione; ma per noi, che Dio salva, è la potenza di Dio. (1CORINZI, 1)
 · 24 E quelli che appartengono a Gesù Cristo hanno fatto morire con lui, inchiodato alla croce, il loro egoismo con le passioni e i desideri che esso produce.
 · 25 Perciò, se è lo Spirito che ci dà la vita, lasciamoci guidare dallo Spirito. (GALATI, 5)
 · 20 Non son più io che vivo: è Cristo che vive in me.
 La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me. (GALATI, 2)
 
Don Gigi Di Libero sdb